La detrazione degli interessi sul mutuo per la ristrutturazione della prima casa

Detrazione degli interessi sul mutuo per la ristrutturazione

Negli ultimi tempi si fa un gran parlare di detrazioni fiscali riguardanti le opere di ristrutturazione edilizia ed anche gli interventi per migliorare l’efficienza energetica. Non si tratta, però, degli unici incentivi di cui tener conto quando si ha a che fare con una casa da costruire o, caso forse ancor più frequente, da ristrutturare. Infatti, è importante sapere che esiste anche la detrazione degli interessi passivi per il mutuo contratto proprio per la costruzione o per la ristrutturazione dell’abitazione, purché si tratti di quella principale (la cosiddetta prima casa, quella di abitazione).

Non tirare a indovinare

Valutare immobili non è mai stato così semplice! 👇

Indice degli argomenti

I vantaggi dell’acquistare una casa da ristrutturare

Al giorno d’oggi, acquistare una casa da ristrutturare può indubbiamente presentare alcuni vantaggi. Certo, bisogna affrontare un bel po’ di spese, preventivare tempistiche che talvolta diventano un po’ più lunghe del previsto e mettere in conto anche la possibilità di incontrare qualche imprevisto durante i lavori: detto questo, e considerando che comunque di solito il prezzo di acquisto è decisamente più vantaggioso rispetto al comprare una casa di analoghe dimensioni e caratteristiche, ma nuova o già ristrutturata, in molti casi la ristrutturazione si rivela una buona scelta. Peraltro, consente anche di conservare e valorizzare immobili che hanno un grosso potenziale e che, rimessi un po’ in sesto, sono in grado di offrire opportunità davvero interessanti ed estremamente particolari, originali.

Come funziona la detrazione per mutui di ristrutturazione e cosa occorre

Ma vediamo, più nel dettaglio, in che cosa consiste questa detrazione per mutui ristrutturazione. In pratica, se si acquista la propria abitazione principale e si contrae un mutuo per poter affrontare le spese di ristrutturazione, gli interessi passivi e gli oneri accessori inerenti tale mutuo potranno essere portati in detrazione nella dichiarazione dei redditi per una percentuale pari al 19% (l’importo massimo su cui calcolare la detrazione non potrà superare i 2.582,25 euro). Ovviamente, è necessario che tutte le spese sostenute siano regolarmente documentate. In particolare, il contribuente deve risultare in possesso della seguente documentazione:

  • Quietanze di pagamento degli interessi passivi
  • Copia del contratto di mutuo, a comprova del fatto che la sua stipula sia legata in modo specifico alle opere di ristrutturazione della casa (o costruzione della stessa)
  • Copia di tutti i documenti che dimostrino che le spese sono state effettivamente sostenute
  •  

Per approfondire: le spese detraibili sull’acquisto della prima casa

Non tirare a indovinare

Valutare immobili non è mai stato così semplice! 👇

Presupposti necessari per poter usufruire della detrazione per il mutuo relativo alla ristrutturazione dell’abitazione principale

Quali sono i requisiti di base per poter usufruire di tale agevolazione?

Innanzitutto, è necessario che il mutuo venga stipulato nei 6 mesi che precedono l’inizio dei lavori oppure nei 18 mesi seguenti.

Inoltre, altro aspetto imprescindibile, è che l’immobile sia destinato a diventare l’abitazione principale di chi esegue i lavori, e questo entro 6 mesi dal termine dei lavori stessi.

Per finire, è indispensabile che il mutuo sia intestato al medesimo soggetto che risulterà proprietario dell’immobile o comunque titolare di qualche altro diritto reale.

Nel momento stesso in cui l’abitazione dovesse cessare di essere quella principale, il diritto alla detrazione per il mutuo ipotecario per la ristrutturazione decadrebbe già a partire dalla dichiarazione dei redditi successiva. Lo stesso dicasi nel caso in cui l’abitazione non diventi ufficialmente quella principale entro 6 mesi dal termine dei lavori di ristrutturazione.

Detrazioni anche per mutui misti

Il mutuo per la ristrutturazione della propria abitazione principale può essere contratto anche parallelamente ad un mutuo destinato invece all’acquisto vero e proprio dell’immobile: la detrazione resta comunque cumulabile con quella inerente gli interessi passivi dell’altro tipo di mutuo, ma solo per il lasso di tempo durante il quale avvengono i lavori e per i 6 mesi successivi. 

A tale proposito, è bene fare comunque alcune precisazioni. In caso di mutuo, per così dire, misto (per l’acquisto e per la ristrutturazione), spettano entrambe le detrazioni previste purché l’immobile venga adibito ad abitazione principale entro 6 mesi, e questo lo avevamo già specificato, ma anche entro 2 anni dalla data di acquisto.

Pertanto, per poter usufruire di entrambe le agevolazioni, bisogna rispettare tali requisiti: diversamente, si potrà godere di un’unica detrazione o, nella peggiore delle ipotesi, di nessuna. Dunque, per non perdere i vantaggi previsti, bisogna fare molta attenzione a queste scadenze. La sola circostanza in cui non si perde il diritto alle detrazioni per il mutuo inerente la ristrutturazione della prima casa, nonostante il mancato rispetto delle tempistiche previste, è nel caso in cui i ritardi siano imputabili unicamente all’Amministrazione comunale (eventuali lentezze nel rilascio di abilitazioni, ecc.)

Non tirare a indovinare

Valutare immobili non è mai stato così semplice! 👇

Detrazioni cumulabili con altre agevolazioni

Inoltre, è importante ricordare che la detrazione per il mutuo contratto per la ristrutturazione della prima casa è assolutamente compatibile con la detrazione del 50% prevista dall’Agenzia delle Entrate per le spese di ristrutturazione. Un doppio vantaggio, insomma, per chi dovesse ricorrere ad un mutuo per la ristrutturazione della propria abitazione principale.

Per finire, un’ultima ma utile precisazione: nel caso in cui il mutuo per ristrutturazione (o costruzione) venisse stipulato da entrambi i coniugi, ma le fatture inerenti le spese sostenute fossero a nome di uno dei due soltanto, si potrà comunque dichiarare sulle stesse che le spese in realtà sono state sostenute per il 50% da una parte e per l’altro 50% dall’altra parte, in modo tale che il coniuge non intestatario possa comunque portare in detrazione anche la sua quota di interessi passivi sul mutuo ipotecario per ristrutturazione.

Compri, vendi o affitti? Questa newsletter può aiutarti (davvero)

Tenere il passo col mercato immobiliare può essere difficile: ti mandiamo gratis tutto quello che ti serve sapere, una volta al mese! 👇